Loading...

BELONG To The World

Musica che include: Festival e identità culturali

Un viaggio tra festival musicali internazionali, da Glastonbury a Sanremo

14/02/2025
  • MUSICA
  • APPARTENENZA
  • IDENTITÀ

C’è una ragione ben precisa che ci consente di associare i Festival, i concerti e le diverse manifestazioni musicali con la cultura e le identità collettive, e questa ragione risiede nella capacità dell'arte di attrarre a sé persone, e gruppi di persone, eterogenee, diverse cioè da numerosi punti vista. Se vestendo i panni degli scienziati, con una lente ampliassimo lo sguardo, puntando su ogni singolo partecipante, i dettagli di ogni protagonista formerebbero una sorta di caleidoscopio delle personalità. Eppure noteremmo come ognuno dei nostri soggetti riesca a sentirsi legato, connesso ad altri, quasi come fossero membri effettivi di una comunità. E in effetti lo sono, lo siamo. Ma cosa rende possibile un simile livello di connessione e di identificazione? L’arte, certo, ma soprattutto ciò che l’arte rappresenta nella sua forma migliore: la bellezza. 

Anche in questo caso c’è una ragione precisa per cui possiamo sostenere questa ipotesi, sperimentiamo la forza aggregatrice della bellezza ogni giorno nel nostro lavoro e ogni persona che partecipa alla vita del Gruppo vive il fascino trainante dell’arte proprio come un appassionato vive l’ascolto della sua melodia preferita.

Nella musica, la bellezza assume almeno un’ulteriore caratteristica, che affascina oltre ogni immaginazione, ed è l’armonia. Ne siamo attratti, ne siamo incuriositi ed è un’esperienza talmente naturale, da accadere a tutti. 

Nel nostro Paese c’è un momento in cui questa sensazione di essere una ‘comunità musicale’ diventa particolarmente concreta ed evidente, accade ogni anno, più o meno nella prima metà del mese di febbraio. Sì, stiamo parlando del Festival di Sanremo, ma anche guardando più lontano e oltre i nostri confini, noteremo la stessa cosa anche se scegliessimo il Festival di Glastonbury, l’iconico concerto che si tiene ogni anno a giugno a Pilton, in Inghilterra. 

 

 

 

 

 

E questo ci porta ad aggiungere un ulteriore elemento al nostro esperimento: il tempo. Le due kermesse musicali hanno in comune più di quanto sembri, entrambe collezionano milioni e milioni di fan in tutto il mondo, entrambe fanno della musica una bandiera che unisce e accoglie, raccontano la contemporaneità diventando il simbolo di ciò che viviamo nel nostro tempo, esprimendo valori, tendenze, istanze che provengono dal mondo che ci circonda; infine, entrambe durano nel tempo, un lunghissimo tempo in cui, accada quel che accada, ci si ritrova ad aspettare ‘quel’ momento dell’anno per vivere un’esperienza di bellezza, affascinante, imprevedibile e armoniosa allo stesso tempo. 

Abbandoniamo per un attimo gli abiti da scienziati ed entriamo nei nostri ricordi: quanti di questi sono legati ad una certa canzone, ad un certo artista, ad una certa melodia. Il senso di legame che la bellezza dell’arte innesca è fatto anche di affetto, di circostanze uniche che accadono ad ognuno di noi, e che indossiamo come un abito che ci fa sentire più noi stessi. Come un suono familiare.

La musica questo lo sa, e ce lo ricorda ogni volta. Ci incontra abbattendo ogni barriera, non importa dove ci troviamo, non importa quale lingua parliamo, riuscirà a raggiungerci in ogni modo e noi saremo sempre disposti a seguirla.

Ma c’è di più.

Glastonbury, Sanremo, sono un’esperienza di bellezza, ma soprattutto sono un’esperienza di bellezza collettiva in cui tutti condividono lo stesso linguaggio. L’identità che costruisce l’adesione ad un momento così rappresentativo è universale e crea legami rendendo la diversità di ciascuno lo strumento creativo per un incontro inatteso. Insieme, con tutte le nostre sfumature, perché a casa. È questo che noi cerchiamo di creare e trasmettere con il nostro lavoro e con ciò che realizziamo ogni giorno. La moda è il nostro linguaggio universale, il nostro strumento di bellezza in cui la diversità diventa l’asso nella manica di ogni capo, e ogni collezione è il nostro tentativo di armonia, e il nostro saper fare, l’omaggio ad un’arte preziosa come la musica. 

La musica come espressione della bellezza fa parte della nostra identità, anche se abbiamo scelto di esprimerla con un linguaggio tutto nostro. Ma sappiamo bene che sono mondi fatti per incontrarsi, lo vediamo di continuo: quando durante la settimana di Sanremo, gli abiti degli artisti parlano con le parole delle loro canzoni, quando fanno piccole rivoluzioni, invitando chi ascolta a guardare sempre un po’ più in là.

I palchi dei Festival musicali si sono spesso trasformati nelle passerelle di artisti e designer internazionali che hanno voluto legare alla musica i loro messaggi di inclusione, di cambiamento, rendendo ancora più evidente il legame tra la moda e l’arte, tra la moda e la capacità di evocare sentimenti ed emozioni, proprio come la musica che amiamo. Lo stesso Ariston è spesso diventato teatro di momenti indimenticabili e che hanno in qualche modo segnato la storia della moda quanto della musica. Celebri sono gli abiti indossati da Anna Oxa che negli anni ha stupito con il suo racconto della femminilità, o gli outfit portati in scena da Achille Lauro che hanno contribuito a costruire delle vere e proprie performance. L’anno della vittoria dei Mäneskin ha portato con sé una piccola rivoluzione rock per la kermesse fatta anche dagli abiti indossati dai membri della band che, con look audaci e grintosi, cantavano l’impossibilità di mettere a tacere l’arte.

 

 

 

 

 

E se dai palchi ci spostiamo nelle nostre giornate, ecco che anche noi scegliamo un brano con lo stesso desiderio con cui scegliamo un abito: raccontarci, rappresentarci, trasformarci, sintetizzare un attimo o un sentimento. 

La moda, quella che ci piace, come la musica racconta una storia, diversa eppure simile per ognuno di noi. Un tratto che fa parte di ciò che siamo, che ci porta ad affermare il nostro lavoro è alimentato dalla stessa passione per l’arte che porta un cantante o un musicista a sfidare se stesso e i propri desideri, gridando a gran voce la propria storia, la propria identità. Il nostro abbigliamento esprime, attraverso le nostre collezioni, il percorso che ci ha portato, oggi, a concepirci come un gruppo in cui ogni firma diventa rappresentativa di una sfumatura. Così come un brano è composto da accordi, strofe, parole significative, la vita del nostro gruppo è fatta di diversità, talenti, creatività ma soprattutto volti, ognuno dei quali contribuisce alla realizzazione dell’armonia.

Da Glastonbury a Sanremo, passando per i palchi delle nostre città, il legame con una cultura che unisce è il nostro modo di dire sempre sì all’arte, e il nostro invito ad essere insieme per godere della bellezza.