Per Raffaele Palladinetti la vita in Teddy è una crescita quotidiana, trainata dalla voglia di fare sempre un passo più.
C’era un ragazzo che studiava architettura ma aveva il sogno di lavorare nella moda, nello specifico voleva diventare lo Store Manager di una negozio della sua città, Pescara. In pochi mesi riuscì a realizzare il suo sogno per poi accorgersi che gli stava stretto. Però nessun problema. L’azienda in cui era non era un un campo delimitato ma uno spazio aperto al mondo, un luogo perfetto per continuare a sognare ancora.
Quel ragazzo si chiama Raffaele Palladinetti, ha 37 anni ed oggi attualmente Area Manager del Sud Italia per il brand Terranova. Non si sente ancora arrivato, ma ha tanta voglia di crescere e di confrontarsi con situazioni nuove. Allo stesso tempo però dal suo racconto emerge una passione genuina per un presente fatto di lavoro, rapporti umani e grandi eredità da preservare in un ecosistema aziendale che lui sente diverso dagli altri.
“Sono stato subito colpito dalla Teddy – racconta – sentivo parlare di Vittorio Tadei, non come il proprietario ma un signore che dava tante opportunità, guardava la persona per quello che era e non per il curriculum. L’idea di fare un’azienda forte per aiutare il prossimo, il vicino di casa, l’amico è un approccio che mi ha travolto. Quei racconti mi hanno fatto crescere come persona”. Abruzzo, Molise, parte della Puglia e Malta, come molti suoi colleghi la vita di Raffaele è un viaggio continuo, una sequenza ininterrotta di incontri, aperture di nuovi negozi e ovviamente problemi da risolvere. “È uno degli aspetti che amo di più del mio lavoro, cercare di risolvere le criticità del quotidiano nella maniera più rapida. I negozi sono dei veri e propri organismi, ognuno è diverso dall’altro, il ricambio di personale è continuo e in base al modo in cui ti poni le persone si aprono e ti raccontano. Vado avanti perché c’è il confronto con le persone, riesci a instaurare dei rapporti lavorativi che vanno oltre il lavoro, senti la stima, l’affetto, si ricordano l’onomastico. San Raffaele due volte: 24 ottobre e 29 settembre".
In mezzo a questo andirivieni c’è poi una tappa imprescindibile, Pescara. Città amatissima dove vive con la moglie e i due bambini. Il mare d’estate, la montagna d’inverno, l’attaccamento per la sua terra è viscerale, un po’ come Rimini è stata per Vittorio e i tanti riminesi che oggi lavorano in Teddy e hanno nell’Adriatico quell’orizzonte imprescindibile che riempie il cuore di nuovi sogni e spinge sempre a fare un passo più in là.
Ed è proprio quel passo che Palladinetti si augura di far in Teddy perché è ancora giovane e l’azienda corre verso il futuro per ritagliarsi una bella fetta di mercato.
“L’azienda sta cambiando. La crescita è dettata dal nostro lavoro ma anche da un mercato in continuo evoluzione, cambiano i materiali, le tecnologie, i clienti. Quelli di adesso non sono quelli dell’inizio. La forza nostra è l’attenzione al cliente, ma è un’attenzione che dobbiamo coltivare continuamente”.