Un incontro che cambia la vita e ti porta a lavorare in un'azienda che consideri un po' famiglia e un po' casa. Stefano Rolli, responsabile Buyer, racconta il suo percorso.
La casistica con cui una persona si imbatte in un’azienda è infinita e variabile come dimostra anche la storia dei collaboratori di Teddy.
C’è chi ha ricevuto la segnalazione di un amico, chi ha risposto ad una candidatura tra le tante, chi, sognando un futuro nella moda, ha visto nelle insegne Terranova e Calliope una buona possibilità di inizio. Ma c’è ancora chi ha conosciuto la Teddy in situazioni meno ordinarie, a latitudini profondamente differenti, in luoghi di cui fino a 30 anni fa si conosceva poco e niente.
Stiamo parlando di Stefano Rolli, attuale responsabile Buyer del brand Terranova, che ebbe i primi contatti con Teddy a metà degli anni ‘90 quando proprio per lavoro si trovava in Pakistan.
"Sono originario di Roma – racconta Stefano – e dopo una breve esperienza nell'Arma dei Carabinieri avevo iniziato a lavorare per l'azienda tessile della mia famiglia. Inizialmente ci occupavamo di import e export di macchine tessili, successivamente importavamo anche tessuti che poi venivano rielaborati nel Nord Italia".
A Dhaka, in Bangladesh, viene a contatto con una comunità ristretta di italiani dove ha modo di conoscere Don Oreste Benzi, amico storico di Vittorio Tadei, e successivamente alcuni dipendenti della Teddy che in quel periodo stavano sondando la possibilità di ampliare le produzioni all'estero. L'incontro ben presto si trasforma in un rapporto professionale. "Con l’azienda di famiglia iniziammo a produrre i primi ordini da Teddy e poi dopo circa un anno Renzo Ranieri, uno dei manager a cui era stato affidata la 'missione' in Asia, mi offrì un lavoro che decisi di accettare quasi subito, perché rappresentava la possibilità di una nuova avventura in una realtà grande e importante". Forte della conoscenza del Paese e della realtà asiatica, Rolli affianca Ranieri nel nuovo percorso che porta a delocalizzare le produzioni per il mercato retail nel Sudest asiatico, in India, Pakistan, Bangladesh, e altri paesi come Myanmar e Vietnam che a oggi rappresentano ancora un inesauribile bacino di fornitori sempre nuovi.
In 24 anni di carriera sono tanti i ricordi che si rincorrono e sovrappongono nella mente di Stefano. Tra questi però prevale il giorno in cui per la prima volta dal Pakistan è venuto a Rimini, nell'headquarter dell’azienda: ad accoglierlo è stata un'atmosfera e un modo di fare inaspettato.
C'era un attaccamento alle persone incredibile. Emergeva anche solo in alcuni momenti, con poche parole e sguardi accennati, ma era impossibile rimanere indifferenti. E poi al blocco 97 Vittorio mi fece una domanda strana, «tu sei appassionato?»
Stefano Rolli, Responsabile Buyer Terranova
Una domanda che inizialmente lo spiazza e che poco tempo dopo Endrio Marcelloni, Brand Director di Terranova, gli rivolge di nuovo provocandogli la stessa dose di stupore e spaesamento.
Ma con lo scorrere dei giorni di lavoro, nell'accumulo di situazioni e di incontri, il quesito si dissolve nella mente di Stefano che capisce che in Teddy la leva che muove tutto e rende possibile superare le fatiche di un business imprevedibile non è altro che la passione. "I tanti traguardi che negli anni abbiamo raggiunto sono costati fatica, a volte anche scontri. Discussioni accese, che esternamente potrebbero essere interpretate male, ma che sono il riflesso di un attaccamento viscerale a certi valori. Per me quella passione è ancora viva e mi permette di vivere la Teddy non come un luogo di lavoro, ma un luogo dove incontro una famiglia a cui appartengo. Il mio obiettivo per il futuro - conclude - è riuscire a insegnare direttamente o indirettamente qualcosa a chi mi è vicino. Il lavoro restituisce la dignità umana alla persona e per me non c'è nessuna azienda nel mondo che come la Teddy riesce a realizzare questo scopo".