Per Gaia Cioffi, buyer di Calliope, lavorare in Teddy significa essere protagonisti del proprio lavoro e delle proprie scelte dando un contributo reale allo sviluppo dell’azienda.
Le sfide, quelle vere, che mettono paura, sono la migliore occasione per scoprire se stessi e svelare quella parte, reazione agli imprevisti e difficoltà, che non ci si aspetta di possedere. Per Gaia Cioffi, la Teddy è l’arena dove ha raccolto tante sfide che le hanno permesso di conoscere se stessa e fare con una certa leggerezza di spirito, cose che anni fa reputava inimmaginabili, tipo prendere un aereo e volare dall’altra parte del mondo. Gaia è una Buyer per Calliope e per 90 giorni all’anno è fuori di casa, viaggiando in Bangladesh, Pakistan, Cina, Myanmar, Vietnam dove la cultura è diversa e ogni certezza acquisita è messa in discussione, soprattutto se sei donna. “Il mio scopo – spiega Gaia – è quello di rendere possibile e sostenibile il capo che il ricercatore vuole realizzare trovando soluzioni appetibili dal punto di vista delle vendite e commerciale. Questo significa andare continuamente alla ricerca di nuovi fornitori e chiudere trattative che consentano di dare un vantaggio competitivo all’azienda, producendo nei limiti del budget disponibile”.
Partenopea, una laurea in Economia e Management e due esperienze di studio in Francia, Gaia è entrata in Teddy nel 2018 attraverso un evento di recruiting organizzato dall’Università di Bologna. “A farmi il colloquio era stato Raniero Sambuci, attuale Brand Manager di Calliope. Ricordo che c’erano tante posizioni aperte e tra le diverse aveva individuato quella di buyer come più adatta a me. Cercavo un lavoro dinamico, che valorizzasse le mie esperienze all’estero e la voglia di viaggiare”. I primi anni si possono definire di apprendistato, Gaia è sotto la supervisione di Stefano Rolli, al tempo responsabile del gruppo unico di buyer che gestivano gli ordini per Terranova e Calliope. Nella sua figura trova sempre un confronto, un appoggio, un paracadute da aprire in caso di emergenza. Poi nel 2021 la svolta con la chiamata a lavorare esclusivamente per Calliope dove il responsabile Davide Latini nel solco della migliore tradizione della Teddy investe Gaia di tanta fiducia e responsabilità, invitandola senza troppi giri di parole a buttarsi. “E’ stato un momento decisivo in cui trovandomi a prendere delle decisioni personalmente sono maturata e cambiata come persona. Quando oggi mi osservo nel quotidiano, ad affrontare e risolvere situazioni, mi stupisco di me stessa perché mai avrei immaginato di arrivare a questo punto”.
Salvo la nostalgia per la propria terra e famiglia, Gaia pensa di aver trovato la situazione giusta per continuare a realizzarsi e soddisfare le proprie aspettative, poiché in Teddy un giorno non è mai uguale all’altro e all’orizzonte si aprono spesso piccoli o grandi scenari. Tutto molto attuale per Gaia. Con trepidazione infatti attende una nuova sfida, partire un nuovo paese con l’obiettivo di verificare la possibilità di aprire nuovi mercati e sviluppare nuove linee. “Ogni giorno sento di contribuire per un pezzo importante alla riuscita dell’azienda. Non sono una pedina. Tutto ciò che faccio ha un peso e mi sento onorata di tutta questa fiducia. Infine spero di rimanere in Teddy che è un’azienda in continua evoluzione. Il mio obiettivo personale di vita è diventare mamma e proseguire la mia carriera professionale. Vorrei anche essere la prova che le mamme possono ricoprire ruoli importanti”.