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La visione di Andrea: tra sviluppo, relazioni e appartenenza

Ci sono lavori che richiedono esclusivamente l'uso di numeri, strategie e analisi, e poi ci sono quelli che vanno oltre: che intrecciano logica e intuizione, visione e umanità. Il lavoro di Andrea Reggiani, trentacinquenne Business Development Manager di Teddy, è esattamente questo: un equilibrio tra dati e sensazioni, tra strumenti avanzati e conoscenza del territorio, tra espansione e relazioni. È un lavoro fatto di strade percorse, incontri, scelte strategiche e soprattutto di un forte senso di appartenenza.

21/02/2025
  • APPARTENENZA
  • FIDUCIA
  • CRESCITA

«Il mio lavoro consiste nella ricerca e apertura di nuovi punti vendita», racconta Andrea. Nella divisione di Rimini segue lo sviluppo commerciale dei brand Terranova e Calliope, in Liguria, Lazio e Toscana, particolarmente nei centri storici, nelle periferie commerciali e nei Retail Park. Ogni nuova apertura è frutto di un processo complesso che inizia con l’analisi delle proposte ricevute da mediatori specializzati. «Valutiamo la posizione sulla base di criteri ben precisi: la capillarità sul territorio, la vocazione commerciale della zona, il flusso veicolare e pedonale, la viabilità, la visibilità del negozio. Senza dimenticare la presenza della concorrenza, il turismo, il reddito e i consumi dell’area».

Per supportare queste decisioni, Teddy si avvale di strumenti di geomarketing avanzati, software che permettono di analizzare in dettaglio il potenziale di una location. «Dopo questa fase, condividiamo i dati con la direzione commerciale, sviluppiamo un budget previsionale e, se approvato, portiamo avanti l’operazione fino all’apertura del negozio». Ma il lavoro non finisce qui: una volta inaugurato il punto vendita, la gestione passa ai supervisori commerciali.

Ed è proprio grazie a questo approccio metodico e alla fiducia nei propri partner che il nostro Gruppo continua a crescere con un ritmo tra i più alti del mercato. Nel solo 2024 sono stati inaugurati 100 nuovi negozi, portando il totale dei punti vendita a oltre 900, distribuiti in 39 mercati diversi. Anche la presenza dei canali online si è rafforzata: sono diventati 31 i mercati con questo tipo di canale di vendita attivo e la previsione di altri 20 nel 2025.

 

 

 

 

 

Il lavoro di Andrea e del suo team non si limita alla crescita della rete diretta di negozi, ma comprende anche lo sviluppo del franchising. «Circa il 65-70% dei negozi Teddy vengono aperti in franchising, in conto vendita, con imprenditori che spesso scelgono di investire su più punti vendita». 

Come sottolinea Luca Binci, Direttore del team Sviluppo Teddy, responsabile di Andrea: «Continuare con un buon ritmo di aperture e aprire punti vendita in nuovi mercati rappresenta un driver fondamentale per la crescita dell'azienda e per permettere il raggiungimento degli obiettivi prefissati nel nostro attuale business plan». Una strategia che guarda avanti, sempre alla ricerca di nuove sfide, con l’obiettivo ambizioso di arrivare all’apertura di 120 nuovi negozi nel 2025 senza dimenticare la qualità delle location e il valore delle persone che fanno parte di questo percorso.

Un aspetto fondamentale di questo percorso, infatti, è la formazione: «Accompagniamo i nuovi imprenditori nel mondo Teddy anche grazie alla nostra formazione con oltre 3.500 ore erogate all'anno. Il nostro ruolo è anche quello di costruire una relazione di fiducia con chi decide di aprire un negozio dei nostri brand». Questa trasversalità è un valore aggiunto, ma anche una grande responsabilità: «Siamo il primo referente esterno dell’azienda e la qualità del nostro lavoro incide direttamente sul successo della rete».

L’apertura di un negozio non è solo una questione di dati: c’è una parte del processo che non può essere sostituita da alcun software. «Non esiste aprire un punto vendita senza averlo visto di persona», afferma Andrea con convinzione. «La sensazione dello sviluppatore è importante: bisogna conoscere la zona, il territorio, respirare l’atmosfera e soprattutto costruire relazioni umane con gli imprenditori».

È un lavoro che richiede presenza sul campo, viaggio e confronto continuo. «Normalmente sono fuori casa due o tre notti a settimana. Ma è un aspetto del mio lavoro che mi piace molto, era proprio ciò che cercavo quando ho scoperto Teddy in un open day a Bologna».

Entrato in azienda nel 2019, Andrea ha vissuto sulla sua pelle cosa significa appartenere a un’azienda che desidera mettere al centro le persone. Le possibilità di sperimentare altri percorsi formativi ci sono state, ma la fiducia di cui si è sentito investito all'inizio del suo percorso ha segnato il suo rapporto con l’azienda. «Ho dato priorità a Teddy perché ha creduto in me, ha investito nella mia formazione e mi ha permesso di essere la persona che sono oggi. Mi commuovo sempre nel ricordarlo».

Andrea ha capito fin da subito che Teddy non è un’azienda come le altre. Lo ha scoperto già nei primi colloqui con Pierluigi Marinelli, una figura storica dell’azienda con 35 anni di esperienza. «Aveva un modo unico di fare selezione: per tre mesi, ogni lunedì sera, mi invitava a cena a Rimini. Voleva conoscermi come persona, non solo come professionista. È un metodo che ho apprezzato moltissimo».

Ma l’episodio che più lo ha colpito è stato un incontro inatteso. «Una sera, prima di una delle cene, Marinelli volle farmi conoscere una persona in Teddy, che volle augurarmi buona fortuna. Solo durante la cena scoprii che quella persona era Alessandro Bracci, il nostro amministratore delegato. Questo mi ha fatto capire il valore dell'umanità in Teddy: nel rispetto dei ruoli, ma ciò che conta davvero sono le persone».

Uno degli aspetti che più affascina Andrea del suo lavoro è la possibilità di essere imprenditore di sé stesso. «Abbiamo la libertà di autogestire il nostro tempo, ma con essa arriva anche una grande responsabilità. Non è un semplice lavoro, è un percorso di crescita personale e professionale».

Questa filosofia di responsabilizzazione individuale, tramandata dal nostro fondatore Vittorio Tadei è un’eredità ancora viva in Teddy: «Il valore umano trasmesso dal nostro fondatore è qualcosa che non dobbiamo mai perdere. È ciò che fa la differenza».

Per Andrea Reggiani, lavorare in Teddy significa molto più che occuparsi di sviluppo retail: è un viaggio tra strategie, luoghi e persone, con una visione chiara e condivisa. «Ogni nuova apertura è una sfida, ma anche un'opportunità di crescita, per noi e per gli imprenditori con cui lavoriamo».

Ed è proprio questa combinazione di competenze, intuizione e valori a rendere il suo ruolo così speciale. Perché espandere un brand non è solo una questione di metri quadri, ma di appartenenza, di relazioni, di fiducia reciproca. Ed è propria questa la peculiarità di Teddy, la nostra unicità.